Siamo al GP di Ungheria, una tappa ormai diventata tradizionale nel calendario di F1.
Ecco le annotazioni della Pirelli sulle caratteristiche dell'appuntamento.
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ANTEPRIMA GRAN PREMIO DI UNGHERIA
Gara 11 di 21
Hungaroring, 22-24 luglio 2016
Milano, 18 luglio 2016 – Dopo i rettilinei a tutta velocità e i curvoni di Silverstone è il turno dello stretto e tortuoso Hungaroring. Per l’Ungheria sono stati nominati i pneumatici medium, soft e supersoft: statisticamente la combinazione più popolare dell’anno, usata l’ultima volta a Baku. L’Hungaroring è stato spesso descritto come un circuito da go-kart, solo più grande, e, ad aggiungere incertezze al primo circuito che ha ospitato un gran premio oltre la Cortina di Ferro esattamente 30 anni fa, ci pensano le condizioni meteo, che possono variare dal caldo estremo alla pioggia torrenziale (come due anni fa e anche nel 2011).
IL CIRCUITO DAL PUNTO DI VISTA DEI PNEUMATICI:
C’è un solo vero rettilineo all’Hungaroring, per cui i pneumatici sono costantemente sotto stress.
È una pista ben bilanciata, con trazione, frenata ed energia laterale egualmente richieste.
Le temperature elevate rendono determinante il degrado termico.
L’accento è sul grip meccanico, dato che le basse velocità comportano poco carico.
I piloti descrivono l’Hungaroring come uno dei circuiti fisicamente più impegnativi.
L’Ungheria dà il via a un altro doppio weekend, con i team che andranno subito in Germania.
LE TRE MESCOLE NOMINATE:
White medium: un set obbligatorio deve essere disponibile per la gara, è una mescola low working range.
Yellow soft: un altro set obbligatorio, la cui versatilità lo renderà molto popolare in gara.
Red supersoft: usate per le qualifiche, ma non è ancora chiaro il loro ruolo in gara.
COSÌ UN ANNO FA:
Lo scorso anno incidenti e safety car influenzarono la strategia. Il vincitore Sebastian Vettel si fermò due volte: partenza sulle soft, stint centrale ancora sulle soft e finale sulle medie.
Miglior strategia alternativa: Nico Rosberg sarebbe arrivato secondo con una sola sosta (soft- medium) se non avesse perso tempo a fine gara dopo un contatto con un altro pilota.
PAUL HEMBERY, DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI:
“L’Ungheria presenta un tipo di sfida molto diversa rispetto a Silverstone, ma alcuni dei team hanno usato il recente test inglese per provare alcune soluzioni che potrebbero essere rilevanti all’Hungaroring, quindi sarà interessante vederne l’effetto. La pista è stata completamente riasfaltata e in Austria questo fattore ha avuto un’influenza notevole: vedremo se sarà lo stesso anche in Ungheria, quindi le prove libere saranno molto importanti”.
QUALI NOVITÀ?
Quest’anno la pista è stata interamente riasfaltata e le infrastrutture del circuito riammodernate.
Ci sono anche nuovi cordoli e vie di fuga e l’effetto della riasfaltatura è anche quello di aver ridotto le irregolarità. Tutto questo dovrebbe portare a tempi sul giro più veloci.
ALTRE CURIOSITÀ:
In Ungheria Ferrari, Mercedes e Red Bull hanno fatto scelte di pneumatici diverse.
Test positivo per Pirelli a Silverstone con i prototipi concept di costruzione e mescole 2017 in dimensioni 2016, su una Mercedes 2014.