mercedesgp_127Sarà l’unico dei team di vertice a non presentarsi a Jerez per il confronto incrociato con gli avversari diretti, ma di questa scelta la Mercedes non si pente. (continua...)

 

Una decisione che il team tedesco ha preso prima dell’inizio del 2012, e che difende strenuamente, spiegando che essa risponde ad una precisa strategia, e affidando al vice-presidente Norbert Haug l’onere di motivarla.

Sia chiaro che è stata una scelta consapevole e nemmeno insolita, sebbene sappiamo che tutte le altre squadre saranno presenti a Jerez. Anche in passato ci sono state scuderie che dovevano recuperare terreno, e che per questo decisero di disertare i primi test, quindi non è un evento nuovo. D’altronde, se si hanno a disposizione pochi mesi, durante l’inverno, per sviluppare una monoposto, ecco che dieci giorni possono essere fondamentali. Ecco il perché della nostra decisione: vogliamo provare ogni dettaglio, quindi i tempi si allungano”, ha dichiarato Haug in un’intervista rilasciata ad “Autosport”.

Alla Mercedes non sembrano temere, dunque, il rischio che un approccio ritardato della nuova macchina con l’asfalto, possa tradursi in maggiore gap fra quelle che dovrebbero essere, teoricamente, le dirette concorrenti, ovvero Red Bull, Ferrari e McLaren: “Ci rendiamo pienamente conto che gli altri team hanno piani diversi dai nostri, ma, ripeto, noi non siamo in ritardo rispetto agli altri; stiamo solo seguendo il percorso che abbiamo stabilito, e alla fine ne vedremo i risultati”.

Una scelta, dunque, del tutto ponderata, quella della scuderia con base a Brackley, anche se auto-limitandosi il già risicato numero di test a disposizione, la Mercedes disporrà effettivamente di soli otto giorni di prove, anziché dodici, come previsto dal calendario, prima del debutto sull’asfalto di Melbourne. Forse pochi, per una scuderia che nella passata stagione ha accusato un distacco importante dalle posizioni che contano.

Nonostante queste premesse, le aspettative riguardo ai test sono dichiaratamente elevate: “Avremo alcune nuove componenti, delle quali dovremo capire il comportamento; inoltre potremo provare i pneumatici di nuova generazione, confrontandoli con quelli utilizzati lo scorso anno, per ricavarne dei dati utili. Al momento, infatti, abbiamo bisogno di saperne di più sul loro feeling con la vettura”, ha concluso Haug.

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