renault_245La Commissione F1 riunitasi ieri a Ginevra ha approvato i cambi di denominazione per tre team in vista della prossima stagione: il Team Lotus diventerà Caterham, la Renault assumerà il nome di Lotus, mentre la Virgin adotterà quello del suo partner Marussia, costruttore russo di supercar, anche se l’azienda di Sir Richard Branson continuerà a finanziare il team. (continua...)

“Nell’ambito del nuovo contratto, che sarebbe della durata di quattro anni, la Virgin non avrà alcuna partecipazione azionaria, ma continuerà a pagare come sponsor,” rivela un articolo uscito sul “Telegraph”. Quanto alla Renault, la decisione del cambio di nome è logica, non avendo più legami con il costruttore francese (anzi, attualmente è debitore nei confronti del marchio, come rivela “O Estado de S.Paulo”).

Le modifiche, votate dai 26 membri tra cui Bernie Ecclestone, Jean Todt, i promotori delle gare, i team, i costruttori e gli sponsor, dovranno a questo punto essere approvate dal Consiglio Mondiale della FIA che si riunirà a dicembre. Tra gli argomenti della discussione di ieri c’è stato anche il calendario 2012: le gare in Corea, Bahrein e anche ad Austin (benchè oggi l’architetto Hermann Tilke abbia smentito ritardi nei lavori) sarebbero in dubbio e la Turchia, infatti, spera di rientrare con un pagamento ridotto.

Fin qui quanto rivelato dalle fonti ufficiose riguardo al meeting. Ma sull’argomento più atteso, la modifica al Patto della Concordia per concedere possibilità di comprare e vendere vetture clienti tra i team, è stato invece mantenuto il più stretto riserbo. Su questo punto ci si deve perciò affidare alle ipotesi giornalistiche.

Scrive Livio Oricchio su “O Estado de S.Paulo”: “In generale, ma non sempre, quando si discute un argomento controverso in commissione F1 e il risultato non viene immediatamente reso pubblico, allora probabilmente non è stato approvato.” L’esito ritenuto più probabile, infatti, è quello di un’ulteriore restrizione delle norme in vigore, nel segno della proibizione anche delle partnership come quella in atto tra la McLaren e la Force India, che è stata fortemente criticata.

All’annuncio del rinnovo della sua partnership con la Williams, avvenuto anch’esso giovedì, infatti, la HRT ha ritenuto di dover specificare esplicitamente che l’accordo di fornitura di cambio e KERS “rispetta rigorosamente i temini del Patto della Concordia” e che i due team “correranno indipendentemente nel campionato costruttori”.

Oltre alla Ferrari, uno dei team favorevoli alle vetture clienti era la Toro Rosso, che l’anno scorso è stata costretta a correre come costruttore indipendente pur avendo in passato mantenuto una collaborazione molto più stretta con il team cugino della Red Bull. “La ragione precisa di questo cambio di regolamento è difficile da determinare,” ha dichiarato Franz Tost a “Sportwoche”.

“Oggi, vediamo grandi aziende lavorare insieme, il che è perfettamente sensato da un punto di vista economico. Ma in Formula 1 una stretta collaborazione tra i team non è possibile e questo, per me, è assolutamente sbagliato.”

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