La Regina è arrivata e ovviamente fa paura. Sulla fiducia.

Nessun stravolgimento apparente, almeno ad una veloce occhiata. Ma il team ha già raccontato che la nuova monoposto è frutto di un intenso lavoro di rifacimento totale e miglioramento in tutte le aree di lavoro, proprio ad avvisare che continueranno a puntare alla vittoria finale senza voler concedere nulla ai rivali.

La W10 è sicuramente accattivante, al di là della sua elegante livrea. L'aerodinamica è stata curata in maniera maniacale, riprendendo per la verità qualcosa che si è visto nelle Ferrari o Red Bull del passato. Ma sempre con la tipica impronta del team anglo-tedesco.

Passo presumibilmente lungo, forse leggermente ritoccato, musetto con classico dna Mercedes per quanto riguarda supporti dell'ala e restringimento all'altezza delle sospensioni.

La zona dei deviatori e delle prese d'aria delle pance risente decisamente dell'influsso Ferrari con qualcosa mediato dalla precedente W09 così com'era stata evoluta nella parte finale della scorsa stagione.

Fiancate lunghe e sinuose con l'ormai classica rastremazione posteriore per l'ottenimento del miglior andamento dei flussi attorno alla carrozzeria.

La soluzione dei cerchi “forati” sembra esser stata mantenuta.

Un evoluzione delle continue evoluzioni che ci hanno sempre fatto vedere, di certo correggendo anche quei punti oscuri (rari) che qualche volta è stato possibile vedere.

Quello che invece è nascosto, la power unit, è stata rinnovata completamente; a detta dei responsabili il lavoro di rinnovamento ha interessato praticamente tutte le componenti con un lavoro esasperato alla ricerca delle prestazioni, dell'affidabilità e anche dell'ulteriore contenimento dei pesi anche in quelle parti già al limite.

Non hanno mollato nulla.