L'ALFA ROMEO GTA
Citazione di: "Powerslide"
Il cdc di questa settimana è dedicato alla Alfa GTA, la penna è di Guido Schittone.

Il lato positivo sta nel fatto che perfino Schittone nota come le macchine di un tempo avessero un'anima, un'anima propria che le distingueva una dall'altra, mentre quelle di oggi son tutte uguali o quasi e tutte insipide o quasi.
Punto, il bello finisce qui. Molto del resto è un elenco di dati, date e nomi e le caratteristiche tecniche sembrano/sono un copia e incolla dei siti ufficiali Alfa.

Due chicche, ovviamente non citate in cdc, ve le passo io.

La Giulia GT, e quindi la GTA, fu omologata nella categoria Turismo nonostante le ridotte dimensioni interne grazie ad un illuminato trucchetto: di serie veniva fornita con una panchetta posteriore e il posti imbottiti, il cui ingombro non avrebbe permesso l'omologazione, erano citati come opional al prezzo di lire 70.000 Ovviamente questo optional era .... obbligatorio  Cool

Schittone cita giustamente una 1750 GTAm e una 2000 GTAm. Quello che dimentica di dire è che già la 1750 montava un "quasi" 2 litri e che la dicitura iniziale 1750 era solo un richiamo alla serie. Chiti ebbe il suo bel daffare per portare la cilindrata a 2 litri: l'interasse tra i cilindri non era più sufficiente per far entrare quattro canne nel monoblocco. Niente paura: aprì longitudinalmente il basamento, s'inventò un'unica canna a forma di due 8 uno in fila all'altro ed ecco una camicia pluricilindrica! Certo veniva a mancare lo spazio per la circolazione dell'acqua di raffreddamento nelle parti contigue dei cilindri e questo avrebbe potuto portare ad uno stress sui pistoni.

"Ovvia, 'sto motore chi lo spacca?!!" esclamò Chitone ai perplessi collaboratori.
Ed anche quella volta ebbe ragione lui  Cheesy

gtamugello

Chi è nato e vissuto nel Mugello, inteso come vallata non come autodromo, non può restare indifferente alla GTA. Basta il suono di questo triletterale ad accendere l'animo.
Se c'è stata una "regina" delle strade che si inerpicano sull'appennino tosco/emiliano fino al culmine del Giogo per poi precipitare nella valle laterale del Santerno e poi, dal Passo della Futa in quella scavata dalla Sieve questa è stata senza dubbio l'Alfa Romeo GTA, prima, e la GTA Jr, poi.
La GTA nel ricordo di chi l'ha guidata è diversa da caso a caso.
Era una macchina che andava interpretata, e di interpreti ne aveva avuti di eccezionali sulle strade del Mugello: Nanni Galli, Ignazio Giunti, Enrico Pinto, Carlo Benelli, detto "Riccardone" sono stati senza dubbio i più famosi, ma certo non i soli.
La rinascita del Mugello stradale, negli anni '60, è legata a doppio filo alla GTA che, se non vado errato, esordì proprio al Mugello nel 1965, quando, non ancora omologata, venne iscritta dal vulcanico Chiti nella classe Prototipi fino a 1600cc... inventata apposta per le due nuove Alfa.
Una venne affidata a Teodoro Zeccoli, penalizzato, come Carlo Facetti, nella sua carriera di pilota dalla sua bravura come collaudatore, e Riccardo Di Bona, l'altra all'equipaggio "di punta" composto da Roberto Bussinello (che mi pare fosse Campione d'Italia) e a Giacomo "Geki" Russo in quell'anno passato nelle fila degli "ufficiali" Alfa Romeo.  
Da allora non si contano gli aneddoti legati alle GTA sulle strade del Mugello.
Mi hanno raccontato che lo stile di guida di Enrico Pinto era inimitabile, che sia stato lui, assieme a "Nanni", e a Giunti, il migliore interprete in assoluto della GTA. Ma il più popolare - assieme a Pinto - era senz'altro "Riccardone": un mito, un autentico specialista. Il suo duello con la GTA blu e oro e la targa FI373737 con la nuova GTA Junior (1300 a iniezione) di Enrico Pinto nell'edizione del 1968 resta una delle pagine più esaltanti della storia della grande corsa... Alla fine entrambi vinsero la propria classe, ma in classifica generale la spuntò Enrico Pinto per soli 59"8/10 causa anche qualche problema  occorso a Carlo Benelli durante un rifornimento.
Un altro episodio lo raccontava Giancarlo Casati, pilota mio compaesano scomparso un paio d'anni fa, cui nell'edizione 1968 si bloccò "lo slittone" al ponte posteriore nel tratto in salita da Scarperia al Giogo: -"Un feci nemmeno in tempo a accorgermene che me l'ero bell'è messa in capo la GTA nuova..."- raccontava "Carlino".
Infine (m'avete stuzzicato...peggio per voi) una chicca raccontatami dal grande "Nanni".
"Si correva ad Aspern (vicino a Vienna ndR dove ora, sia detto per inciso non farebbero entrare nulla che abbia quattro ruote...) era il '66 o il '67.
Non mi ricordo vinsi tutte e due le volte...
Comunque quell'anno (era il '66 e la corsa era la Donaupokalrennen ndR) l'Alfa aveva ingaggiato Jochen Rindt che era già un pilota di Formula 1 e andava forte dappertutto. In prova però feci il miglior tempo perché Rindt poteva mettermi dietro in F1 o in F2, ma sulla GTA era da vedere...
Allora Jochen chiese di poter usare in gara la mia GTA. Le due macchine erano identiche come lo possono essere due macchine da corsa, ma siccome era austriaco, e soprattutto era Rindt, non ci furono discussioni anche se mi fecero in*****are.  In gara partii bene e non ce ne fu per nessuno, e il povero Jochen, per starmi dietro ruppe il motore.
"Bravo pratese"- mi disse poi Chiti che era di Pistoia - "tu vai forte..."-
"Bravi" - gli risposi a voce bassa - "ma un'altra volta accorgetevene prima !"-
Intendiamoci Rindt era un campione come ce ne sono stati pochi. Con le ruote scoperte pochi davvero, ma sulla GTA, a parità di macchina, i' Nanni non aveva paura di nessuno.
Di nessuno, capito ?"