Jim Clark nasce a Kilmaddy, nella contea scozzese dei Cinque,
da una famiglia di agricoltori e queste sue povere radici lo accompagneranno
per tutta la sua vita. E’ l’unico figlio maschio della famiglia che ha già quattro
figlie. Il suo giovane debutto nel mondo delle corse è subito disapprovato dai
suoi famigliari. Corre in gare di rally locali sotto la guida del suo amico
Ian Scott-Watson. Più tardi entrerà nel team capitanato da Jock McBain. In una
di queste gare pilota una Lotus Elite contro nessun altro all’infuori di Colin
Chapman. Chapman rimane molto impressionato dal giovane scozzese e tiene sott’occhio
il ragazzo. Nel 1959 McBain decide di acquistare una monoposto di Formula 2
della Lotus con la quale far gareggiare Clark il quale, però, rimane molto scosso
nel vedere Graham Hill che perde una ruota con una vettura simile e, spinto
dalla convinzione che le Lotus non siano sicure, decide per il momento di rimanere
a correre con le sport car. Dopo poco gli viene fornita una Aston Martin con
la quale viene notato da Reg Parnell, il team manager della grande scuderia.
L’Aston Martin sta progettando il suo ingresso in Formula 1 e dopo un test sigla
un contratto con Clark il quale ha intanto cambiato idea ed è sotto contratto
anche con il team Lotus di Chapman per correre in Formula 2.
L’Aston Martin da Formula 1 si rivela un disastro e la casa decide di abbandonare. In Formula 2 Clark ha subito successo e, quando fallisce l’avventura con l’Aston Martin, Clark viene subito passato in Formula 1 dalla Lotus.
La sua prima gara di Formula 1 con la Lotus è il Gran Premio di Germania
del 1960 nel quale corre al posto di John Surtees che è ancora impegnato anche
nel campionato di motociclismo. La sua gara è abbastanza tranquilla e si trova
al quinto posto quando è costretto al ritiro a causa di una rottura del cambio.
La gara successiva è a Spa in Belgio. Questa è la pista più pericolosa del campionato,
un mostro di oltre 14 km che nel 1960 vede la morte di ben due piloti, tra cui
il compagno di squadra di Clark Alan Stacey. A dispetto di questo Clark arriva
quinto al suo secondo Gran Premio disputato.
L’anno successivo è segnato dai pochi successi e dalle controversie. Al Gran Premio d’Italia la Lotus di Clark entra in contatto con la Ferrari di Wolfgang von Trips. La Ferrari carambola nel prato uccidendo alcuni spettatori e, nello schianto, perde la vita anche il pilota tedesco, una delle migliori promesse della Germania degli ultimi decenni.
Il 1962 sarà una anno migliore. In quella stagione il calendario viene
diluito con gare di Formula 1 non valide per il Campionato del Mondo e si inizia
subito con due vittorie di Clark. Ma alla gara vera e propria di apertura del
Campionato in Olanda le sue speranze si scontrano con un’ennesima rottura del
cambio. Una settimana dopo a Monaco, in una gara che non vincerà mai, viene
nuovamente tradito dalla sua vettura ma questa volta a causa di una rottura
del motore. Dopo un inizio di stagione carico di promesse, la Lotus è in lotta
per trovare l’affidabilità. La Lotus 25 è sicuramente un’ottima vettura da gara
se solo ne riuscisse a finire una! La risposta arriva in Belgio, la pista che
Clark preferisce e sulla quale vincerà per ben quattro volte consecutive. Parlando
con Denis Jenkinson, il leggendario giornalista, gli dice che per lui potrebbe
contare anche una sola gara nel campionato, Spa, e che il vincitore di quella
gara potrebbe tranquillamente essere dichiarato Campione del Mondo. Dopo una
lunga battaglia durata tutta la stagione, Clark perde il titolo in favore di
Graham Hill quando la sua vettura si rompe nell’ultima gara: in quel momento
era in testa!
Durante la pausa tra le due stagioni, la Lotus porta le sue vetture
a Indianapolis, sul famoso ovale, per dei test privati. Le vetture girano a
delle medie superiori ai 220kmh! Gli americani che seguono queste prove hanno
un assaggio di futuro, infatti nel 1963 Clark domina il Campionato vincendo
7 gare su dieci e totalizzando 7 pole!
L’anno successivo è una stagione con alti e bassi che vede in lotta per il campionato ben tre piloti, Hill, Surtees e Clark. La gara finale in Messico è anche quella decisiva e vede subito una controversia per l’uscita di Hill colpito da Bandini, guarda caso compagno di squadra di Surtees. Clark domina la gara fin dalle prime battute ma, all’ultimo giro, una rottura del motore lo costringe a lasciare il titolo a Surtees ed alla Ferrari.
Il campionato del 1965 è ancora un duello tra Clark, Hill e Surtees ma subito un quarto pilota entra in lizza: il suo nome è Jackie Stewart ed il ragazzo scozzese, con le sue prodezze, fa sapere a tutti che dovrà essere tenuto in conto in futuro!
Ma per il momento questo è l’anno di Clark, anno in cui vince anche a Indianapolis con gran vantaggio su tutti gli altri. Dominando la gara per 190 giri su 200 fa una grande impressione sui rivali americani.
Con l’introduzione, nel 1966, della nuova Formula da 3 litri la Lotus
si trova in ritardo a causa del motore assolutamente poco competitivo. L’arrivo,
nel 1967, del Ford Cosworth DFV riporta la Lotus ai livelli che le competono.
Clark vince la leggendari gara di Zandvoort ma la rincorsa è iniziata troppo
tardi ed alla fine della stagione si trova solamente terzo nel Campionato del
Mondo.
Il 1968 inizia con una vittoria in Sudafrica, vittoria con la quale Clark sorpassa Juan-Manuel Fangio nel numero di GP vinti.
Purtroppo questa sarà la sua ultima vittoria: Jimmy Clark muore in quello stesso anno durante una gara di Formula 2 a Hockenheim.
Quest’uomo timido e modesto è ormai diventato una leggenda che ancora gli sopravvive e che lo vede al fianco dei migliori di questo sport, Nuvolari, Fangio e Senna.
TUTTE LE VITTORIE DI CLARK
1962 | Belgio Gran Bretagna USA |
1963 | Belgio Francia Gran Bretagna Olanda Italia Messico Sudafrica |
1964 | Belgio Gran Bretagna Olanda |
1965 | Belgio Francia Gran Bretagna Germania Olanda Sudafrica |
1966 | USA |
1967 | Gran Bretagna Olanda Messico USA |
1968 | Sudafrica |
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