- 1. Teoria base sui flussi-viscosita', flussi
compressibili e incompressibili, dati specifici sull'aria, ali, Reynolds number e metodi
di calcolo, fluidi rotazionali ed irrotazionali.
-
- 1a definizione di
fluido:
- Un fluido puo essere
basicamente due cose: aria o liquido.
- Quello che interessa ovviamente
lapplicazione di una formula 1 (o qualsiasi veicolo) e laria.
- Per capire meglio le problematiche
del flusso, considerate di immergere un oggetto nellacqua: sebbene alcune
proprieta siano diverse, limmagine mentale che si deve avere e la
stessa.
- Laria, sostanzialmente,
e composta da molecole, che insieme formano un flusso.
- In media, ci sono circa 2,5 e7
(cioe: 2,5 esponente alla 7) molecole per m3.
- Il flusso viene a sua volta
composto da streamlines, ossia linee di flusso che trasportano le molecole
da un punto allaltro.
Queste hanno sempre moto lineare in caso di "free stream" (ossia flusso libero,
cioe aria che non incontra oggetti nel suo moto), oppure non lineare (se laria
incontra un oggetto).
- La valutazione corretta delle
streamlines e fondamentale negli studi aerodinamici, visto che sono
proprio queste a determinare la direzione dello stesso attorno ad una superficie.
- Si tenga conto che una particella
di fluido (aria) non puo esistere o passare da una linea ad unaltra.
- (per capire meglio: considerate
che ci siano tanti piccoli tubicini che trasportano, come i vasi sanguigni, le molecole
daria. Questi tubicini poi sono staccati uno dallaltro da micron, ma sono
entita diverse).
- Vediamo ora la differenza tra un fluido ideale e reale:
- fluido ideale:
e un flusso che ha le seguenti caratteristiche:
- inviscido, incompressibile,
statico, unidimensionale
- fluido reale:
e un flusso che ha le seguenti caratteristiche:
- viscido, incompressibile /
compressibile, non statico, tridimensionale
-
- Tutte queste differenze sono molto
importanti, come e facilmente comprensibile. Vediamole brevemente, una per una:
- viscosita: e la
forza interna di frizione del fluido, e quella cioe che dara origine al
boundary layer o strato limite (che vedremo dopo). Questa forza rappresenta la naturale
resistenza del fluido allaccelerazione. In bassi valori di Reynolds Number (metodo
di calcolo del flusso, che da ora chiameremo sempre per semplicita Re), la
viscosita e negligibile, cioe trascurabile per i suoi bassi valori
assoluti, comparata con quella molto piu forte (e quindi non certo trascurabile) di
alti valori di Re. Questa forza e di fondamentale importanza nella creazione dello
strato limite, che esiste ovviamente solo nel fluido reale.
- incompressibile / compressibile:
un fluido viene considerato incompressibile a seconda della velocita dello stesso.
Tipicamente, si considera tale, un flusso al di sotto di Mach 0,3 (cioe 300 Km/h).
Un fluido che e incompressibile ha caratteristiche fisiche diverse da quello
compressibile. Ovviamente, per unapplicazione al suolo, ci interessa solo il caso
incompressibile. Per cui. Da ora, anche se non specificato, parleremo solo di fluido
incompressibile.
- Il flusso incompressibile ha le
seguenti caratteristiche (saranno comprensibili meglio dopo che vedremo il boundary
layer):
- - bassa resistenza del boundary
layer laminare alladvers gradient di Pressione;
- - creazione di laminar bubbles di
separazione;
- - alta sensibilita ad
imperfezioni della superfici.
- Statico, non statico: un
flusso statico e un flusso per definizione immobile. Vediamone un esempio per capire
meglio: consideriamo una casa in una giornata con 0 vento. In questo caso abbiamo
sicuramente un caso statico Perche?
- Perche abbiamo 2 cose
fondamentali: un oggetto immobile (la casa) e 0 mobilita del vento. Se consideriamo
infatti una persona in movimento in una giornata con 0 vento, ricadremmo subito nel caso
non statico.
- Questo, a causa del fatto che la
persona, muovendosi, fa accelerare il fluido attorno a se. In caso il vento inizi a
tirare o cambi la sua direzione, ovviamente, saremmo sempre nel 2 caso.
-
- Cerchiamo di capire meglio questo
importante assunto:
- consideriamo un oggetto fermo, che
inizia ad accelerare nel fluido (tipicamente una macchina che ingrana la 1 marcia)
avremo:
- t0= tempo iniziale, in cui la
macchina e ferma;
- t1=la macchina inizia a muoversi,
il flusso cominicia a fluire verso loggetto;
- t2=il flusso si sviluppa
ulteriormente ma non ha ancora immerso completamente loggetto;
- t3=il flusso immerge finalmente
tutto loggetto;
- t4=loggetto ha flusso ben
oltre il suo punto finale posteriore (vedi immagine inferiore).
- Solo da t3 in poi, il flusso si
stabilizza e le streamlines sono lineari. Prima, a causa della modifica continua di stato,
il flusso e completamente non lineare.
- Se visualizzassimo una singola
particella, essa avrebbe un moto sostanzialmente lineare fino a t3, e completemente
lineare dopo.
- In un modo piu tecnico,
possiamo dire che: un fluido e statico, in relazione ad un oggetto immerso
completamente, se la sua velocita e costante in ogni punto del flusso.

- Analizziamo questo disegno:
abbiamo unala in un tunnel del vento. Come potete notare, P qui indica
una singola particella (studio langragiano), mentre la visualizzazione delle linee di
flusso e leuleriano. Qui avete visualizzati i 2 metodi contemporaneamente.
- In aerodinamica, viene sempre
considerato per semplicita la condizione da t3 in poi, anche se esistono (e non sono
certo da scartare) studi che considerano solo da t0 a t2.
- Unidimensionale /
tridimensionale: un flusso monodimensionale e un flusso che modifica la sua
velocita solo con la distanza, ma avendo fissa la pressione, la densita e la
temperatura.
- Il flusso reale ha ovviamente
sbalzi sia di pressione (sara questa a creare poi lo schiacciamento dato dalle ali
al suolo=downforce) e di temperatura (anche se questa ai valori che possiamo considerare
di Mach<0,3, e abbastanza trascurabile).
- Ricordate che un oggetto studiato
in un flusso ideale non genera drag (trascinamento) o lift / downforce (forza di salita o
di schiacciamento, rispettivamente per unala di un aereo o per una macchina).
-
- 1b studio del flusso:
metodi applicativi e regole
- Lo studio del flusso, nei
calcoli aerodinamici, puo essere visto in 2 modi differenti:
- langragiano: viene scelta
una particella x e viene seguita nel suo moto nello spazio e nel tempo.
- eulariano: viene studiata
una linea di flusso, nella sua complessita, nel suo moto nello spazio e nel tempo.
- Chiaramente, il piu semplice
e il 2, ed anche il piu usato.
- Osserviamo ora questo disegno:

- Concentriamoci per ora (lo
riprenderemo poi anche in seguito) solo sulle linee di flusso (linee nere) attorno ad
un'ala (oggetto con le linee trasversali): nel 1' caso, abbiamo un flusso laminare, nel 2'
abbiamo un flusso turbolento.
- Come abbiamo visto sopra, una
particella di aria non puo esistere nello spazio bianco o passare da una linea nera
ad unaltra.
- Questo e ovviamente un caso
di studio eulariano, visto che la visualizzione e composta da streamlines attorno ad
un oggetto.
- Studio delle linee di flusso:
per il principio di Bernoulli (che tutti voi avrete studiato e saprete perfettamente),
quando 2 linee sono molto ravvicinate, la velocita e maggiore e quindi la
Pressione minore; se invece 2 linee sono molto larghe, avverra esattamente il
contrario.
- (a parte gli scherzi, il principio
di Bernoulli postula che, senza scendere troppo nel particolare: considerate un fluido in
un tubo. Se questo tubo improvvisamente si restringe, la massa rimane sempre uguale, ma si
modifica la sua velocita e la pressione, > la 1 e < la 2. Non
appena il fluido esce dalla strozzatura, avverra lopposto).
- Questo principio e piu
che fondamentale in seguito per capire tutte le visualizzazioni ed il comportamento del
fluido, per cui, una volta spiegato, lo diamo per scontato.
- Per ora, le regole che sono piu rilevanti, sono:
- - principio di
Bernoulli;
- Se consideriamo un tubo con 2 aree
diverse (A1 + grande, A2 + piccola):
- pl AlV1
= p2A2V2
- V2 = (A1/A2)V1
- dove:
- V = velocita; A= area; p=
densita
- Quindi: V2 e chiaramente maggiore di V1.
-
- - principio di
continuita 1 (conservazione della massa): la massa cosi come
lenergia, non puo essere ne creata ne distrutta.
- - principio di
continuita 2 (conservazione dellenergia):
- lenergia del flusso,
fondamentalmente e composta da varie energie:
- la cinetica, data dal
moto del fluido nella direzione principale;
- la pressione, data dal
movimento casuale del fluido.
- La somma totale di tutte queste
energie deve rimanere costante:
- E cin + E p = cost
-
- Lenergia cinetica viene
anche chiamata P dinamica, che e = ½ p V2
- (dove p e la densita,
V la velocita).
- Lenergia di pressione (che
da ora specificheremo sempre come P, mentre la densita sara p) e invece
chiamata P statica.
- Lequazione di Bernoulli si
puo ridurre quindi a:
- P din + P st =
Total P, o meglio:
- ½ p V2 +
P = Pt
-
- viste queste semplici equazioni,
e evidente che ci potra essere quindi uno scambio tra le varie energie, mentre
la totale rimarra sempre costante.
-
- 1c la pressione, lo
sviluppo del flusso e lapplicazione delle forze: definizione ed applicazioni
- Ma cose in
realta la pressione?
- La pressione e in sostanza
lenergia che crea la downforce per unala.
- Il concetto base del lift (forza
agente sulla superficie inferiore di un oggetto) e della downforce (forza agente sulla
superficie superiore di un oggetto) e che la 1 viene creata per unala
inclinata positivamente (cosi come qualsiasi oggetto con uninclinazione
positiva), mentre la 2 e lopposto.
- Le ali di una F1 sono infatti
chiamate propriamente ali rovesciate, perche possono derivare da ali daereo ma
sono posizionate capovolte (in realta vedremo che non e vero che si usano ali
dareo, rovesciate, ma ali totalmente diverse).
- Se notate infatti, le ali
daereo sono sempre inclinate positivamente, mentre quella di una F1 e
inclinata negativamente.
- Finalmente, possiamo iniziare a
vedere il principio di Bernoulli applicato:

- vediamo il disegno sopra:
- come abbiamo detto prima, in una
superficie (upper o lower) agira una maggiore forza di P che nellaltra. Nel
caso disegnato, abbiamo + forza (freccia + nera) nel lato sup che in quello inferiore per
cui si avrà una creazione di "downforce".
- Il principio di Bernoulli dice che
se in un lato ce > P, ci deve essere per forza < velocita, giusto?
- Ma come facciamo a sapere in quale
lato ce > P?
- Semplice: guardando la superficie
dellala.
- Quando il flusso incontra un
oggetto, deve per forza passare attorno ai 2 lati. Nel lato dove laria sara
costretta a fare piu strada, ci sara > vel e quindi < P. Spiegamoci
meglio:
- In unala perfettamente
simmetrica (cioe unala che possiede uguali superfici upper e lower,
o ancora meglio, unala e tale, se la linea ideale che passa dal leading edge
al trailing edge e esattamente parallela alla direzione del flusso), non viene
generata alcune forza di lift / downforce (dis 1, 2).

- abbiamo detto che nel caso del
dis2 (parlando sempre di flussi ideali), non si possono generare forze, ne di
trascinamento (drag) ne di lift/downforce.
- Piccolo excursus: il paradosso di
DAlambert cita che immergendo unala in un fluido ideale, anche inclinata
rispetto allo free stream, non generera alcuna forza di drag.
- vediamo ora nel dettaglio il
dis.3: anche avendo unala simmetrica, ma modificando langolo di attacco
(detto alpha), si modifica il movimento del flusso attorno allala.

- in questo caso abbiamo chiaramente
unala che generera downforce (che chiameremo dwf dora in
poi): ma perche? (questo se consideriamo il flusso reale).
- Perche questa, ora, e
inclinata verso il basso, costringendo cosi laria ad accelerare piu
nella lower surface per seguire una maggior Area frontale, rispetto a quella superiore,
dove ci sara meno velocita e quindi > P.
- Detto in parole povere, nella
lower surface, laria deve fare semplicemente piu strada per seguire il
contorno che nel caso della upper surface- > velocita, dovuta ad una >
accelerazione dellaria subito seguente al le.
- Per valutare meglio la cosa,
dovete sempre valutare il flusso che arriva da 0 gradi, capendo immediatamente cosi
che laria e piu facilitata a scorrere sulla parte superiore
rispetto a quella inferiore.
- Una cosa simile si puo
pero anche ottenere costruendo unala con un camber (ossia non simmetrica):

- anche in questo caso abbiamo una
generazione di forze attorno allala.
- In tutti i casi sopra citati,
laria accelera da 0 (al punto di stagnazione, piazzato esattamente al le
dellala) fino al punto di max t/c, per poi decelerare progressivamente fino al te.
- Qui, infine, la vel < e la P
statica > fino ad equalizzare quella totale.
- E qui abbiamo gia un
importantissimo principio: se laria accelera gruadualmente fino al punto di max t/c
di una superficie, possiamo gia capire che modificando la geometria di
questultima, si puo ottenere una diversa distribuzione di P e quindi di forza.
- Infine, vediamo come avviene in termini tecnici, la misurazione della
P su una superficie:
- esistono 2 tipi di gradienti:
- adverse
- positive
- bisogna stare molto attenti
pero a non confondersi: ladverse P gradient si ha quando il valore della P
e positivo (>0), mentre il positive quando e <0.
- Ma perche?
- Perche un positive
value si ha solo se la P e negativa e quindi la velocita e
positiva!
- Se il valore della P e
troppo positivo, infatti, si possono (o meglio, e una certezza) avere degli effetti
negativi sulla distribuzione del flusso.
- Quindi occhio!
- Quando parleremo di adverse o
positive gradient, fate sempre a mente il contrario.
- (comunque il motivo di cio,
si capira meglio nella parte del boundary layer).
-
- Vediamo ora in specifico come si
sviluppa la cosiddetta curva di pressione lungo unala:
- come si puo evincere da
questo disegno, abbiamo unala immersa nel fluido: potete vedere qui che la forza di
P e 0 sia al le che al te, mentre la max velocita viene raggiunta, come detto
prima, nel punto di max t/c.
- Nel 2 riquadro abbiamo
invece lo sviluppo delle velocita:
- accelerazione che inizia quando il
flusso incontra lala, fino al punto 3 (max t/c), poi graduale decelerazione fino
allo 0 del te: e proprio qui che potremmo avere una separazione del flusso, quando
cioe le forze di P sono troppo grandi (le vedete nel 3 riquadro).
- Qui e disegnato il famoso
principio di Bernoulli: quando la vel aumenta, la P diminuisce e viceversa....semplice no?
-
- Per chiudere definitivamente il
discorso sulla P, introduciamo un breve excursus sul pitot tube:
- avete mai notato su una F1 uno
strano tubo inclinato a 90 sul davanti?
- Non avete mai relazionato questo a
quello che potete anche aver visto, sulla scaletta prima di salire, su unaereo di
linea?
- Ebbene, e la stessa identica
cosa: un "pitot tube". Questo strumento, che deve sempre essere piazzato il
piu avanti possibile in un oggetto (cio, in modo da poter
prelevare laria piu indisturbata possibile), non fa altro che
misurare, tramite piccoli buchi ed un manometro, la differenza tra la P statica e la
dinamica.
- Esso puo essere usato per 2
cose:
- misurare la velocita o
misurare la quantita di P generata in un dato punto.
- Ricordandovi la formula della P
dinamica, potete capire che conoscendo la velocita (magari ottenuta con un semplice
contaKm alla routa o con un laser come la speed trap, possiamo sapere la P generata;
mentre, non conoscendo la velocita, ma la P, possiamo ottenere la 1).

- Tutte le forze che
agiscono su unala o su un oggetto considerato qualsiasi, agisono esclusivamente
sul centro di pressione. Questo punto e definito come il punto su cui la forza di
pressione tra la parte frontale e quella posteriore agisce, equilibrandosi.
- Le forze fondamentali sono:
- Lift = forza
ascendente (verso lalto), che fa sollevare unala da terra. Qui, la P agisce
dal basso verso lalto;
- Downforce = forza
discendente, lesatto contrario del Lift;
- Drag = forza di
trascinamento negativa, in direzione del flusso. Questa energia si contrappone sempre alle
prime 2.
- In parole povere possiamo dire che
le prime 2 sono forze esclusivamente di Pressione agente su una superficie verticalmente,
mentre la 3 e una forza dovuta alla resistenza del fluido al contatto con un
corpo immerso.
- Normalmente le 2 forze di P si
azzerano, ma a volte puo accadere che una delle 2, solitamente quella anteriore,
diventi improvvisamente piu grande dellaltra: quando questo accade, abbiamo la
creazione di una forza di drag aggiuntiva, chiamata Pressure drag, che comunque vedremo
dopo nel dettaglio.

- Se
il Lift o la Downforce agiscono rispettivamente (sul Cp) verso lalto o il basso
verticalmente, il drag agisce in orizzontale, verso il senso del flusso.
- La forza aerodinamica totale viene
quindi derivata da una trasversale delle 2 componenti.

- In termini ancora piu
tecnici si usano 2 termini fondamentali per evidenziare lo sviluppo del flusso daria
su unala:
- upwash e downwash.

- laria in pratica si sviluppa
dal le verso il basso (in unala rovesciata) a va verso il te, compiendo un giro
completo.
-
- 1d definizioni
geometriche dellala, definizioni degli assi: termini e regole fondamentali
- Per effettuare degli studi
qualsiasi daerodinamica, a livello desempio, si considera sempre unala
(ma lo studio puo essere tranquillamente esteso anche ad un oggetto qualsiasi).
- Vediamo allora le definizioni base geometriche di unala:

- nel disegno, e mostrata
unala: come vedete, ci sono parecchie definizioni da imparare:
- leading edge: punto
piu avanzato dellala e puntato verso il flusso libero;
- trailing edge: punto
piu arretrato dellala;
- angle of attack (alpha):
angolo di attacco dellala; ovvero l'inclinazione rispetto alla linea orizzontale su
una vista in sezione trasversale.
- camber: inclinazione
dellala;
- la corda (chord):
distanza tra il leading edge ed il trailing edge;
- lo span: distanza
orizzontale dellala (apertura alare);
- thickness: spessore
dellala, vista dal lato. E usuale misurare il punto di max t/c, in modo da
effettuare piu dettagliatamente i calcoli sul boundary layer.
- (vedremo dopo nel dettaglio che
spostare questo punto e fondamentale).
- Unala ha poi una upper
surface (lato superiore) e una lower surface (lato inferiore)
-
- Una delle misurazioni
fondamentali e laspect ratio, dato da span / chord.
- Unala detta ad alto AR
(aspect ratio), avra ovviamente un > span della corda ed il contrario.
- AR = b/c
- Dove b=span ;
c=chord
-
- Unala puo essere a 2D o a 3D:
- si ha il primo caso solo nella
teoria, visto che lassunto fondamentale e che unala a 2D abbia uno span
infinito, cosa praticamente impossibile;
- il 2 caso e invece
quello reale, quando lala, non solo possiede una geometria a 3D, ma soprattutto ha
uno span finito.
- Negli studi teorici piu
famosi (quelli della Nasa), si utilizzano prevalentemente ali a 2D, per semplicita.

- Vediamo ora la differenza tra unala disegnata per applicazioni
aeronautiche ed una per una il suolo:

- 1 caso: ala simmetrica, caso
di fluido ideale: nessuna forza creata ad alpha = 0;
- 2 caso: ala per applicazioni
daereo: ala asimmetrica per aumentare il lift: creazione di forza lift anche ad
alpha = 0
- 3 caso: ala per applicazioni
al suolo: ala asimmetrica per aumentare la downforce: creazione di forza lift negativa
(=downforce) anche ad alpha = 0.
-
- Che cosa si deriva quindi?
- Che creando unala con la
linea di camber sotto la linea ideale le te, si ha automaticamente una creazione di
forza negativa, che poi e quella che ci interessa.
- Vediamo infine la definizione degli assi fondamentali per effettuare
i calcoli aerodinamici:
- la pratica comune, definisce come
asse x lasse del flusso nel senso del moto, quindi dal le al te;
- lasse y e invece
lasse posizionato a 90 che corre lungo il lato;
- lasse z e infine il
perpendicolare allasse x
- cio e utile quando si
effettuano calcoli avanzati, dove solitamente si specifica solo la definizione
dellasse (esempio: drag calcolato su x, ecc...)

- 1 e Reynolds Numbers,
fluidi avanzati.
- Veniamo ora a cose piu
avanzate:
- i Reynolds
numbers:
- e un indicatore del flusso
molto usato e importante. Dal numero di output infatti, e possibile capire se un
flusso e prevalentemente laminare o turbolento.
- La formula:
- Re = V L 67778
- Dove:
- V= velocita di un oggetto,
in m/s
- L= lunghezza di un oggetto (per
unala e la corda), in m
- 67778= valore densita
dellaria / viscosita
- per cui, se volete calcolare i Re
per la vostra macchina che, ad esempio, sta andando a 33 m/s ed e lunga 3.5 m, si
avra:
- Re = 33 3,5 67778 = 7.828.359, o
meglio detto: 7,8 e6
-
- Un flusso e totalmente
laminare se e < di 70.000
- Tra i 200.000 e i 480.000 si dice
mediamente turbolento, se e > di questo valore, sicuramente e totalmente
turbolento.
- Fluido rotazionale/irrotazionale:
- un fluido si dice rotazionale se
ha una velocita angolare attorno ad un punto; irrotazionale se non la possiede. Il
1 ha sempre la Ptot costante lungo una streamline, ma puo variare da una
allaltra, mentre nel 2 caso, la Ptot e sempre costante.
- Se un fluido nasce irrotazionale,
rimarra sempre tale.
- In casi pratici, che avete
sicuramente visto tutti, si ha un flusso rotazionale nel caso della pallina da golf, o
qualsiasi altro oggetto che ruota rispetto al fluido.
- Se un oggetto possiede invece un
moto lineare, il flusso e irrotazionale.

-
- 1 f lo stallo
- cose lo stallo?
- E quando unala e
posizionata ad un angolo (alpha) maggiore delle sue possibilita. In pratica, quando
viene costruita unala, essa viene studiata per essere applicata ad un certo alpha.
Questo assicura il mantenimento del flusso laminare sulla superficie.
- Se per caso si monta unala
ad un angolo maggiore del possibile, avviene una separazione del flusso nella parte
posteriore, che crea un notevole aumento di drag, a parita di forza downforce
creata.
- Ma come si puo valutare il
punto di stallo?
- Semplice: guardando la Pressione.
Se questa rimane, oltre un punto qualsiasi, sempre costante, vuol dire che abbiamo un
flusso separato.

- vediamo in dettaglio questi
disegni:
- 1 caso: alpha 0, la
separazione avviene solo dopo il te, ottima configurazione;
- 2 caso: alpha 5, la
separazione incomincia a spostarsi avanti, verso il le, buona configurazione;
- 3 caso: alpha 16, la
separazione si e spostata notevolmente, ma abbiamo ancora una buona configurazione,
anzi, abbiamo raggiunto il punto max studiato per avere max lift;
- 4 caso: alpha 20, la
separazione avviene al le, stallo raggiunto: separazione addirittura su tutta lala.
In pratica questo caso e quasi impossibile, ma qui rende bene lidea per capire
gli effetti.