Rispolveriamo questa discussione, visto che altrove si è parlato della Bimotore.
Inserico qualche immagine, giusto perchè quelle postate in precedenza tramite imageshack non sono più visibili.
Ho letto tra l'altro che Nuvolari, durante la prova di velocità effettuata sulla Firenze-mare, rischiò di finire male come capitò a Rosemeyer con la Auto Union...
Un colpo di vento all'uscita di un sottopasso fece sbandare la vettura che lambì pericolosamente il bordo strada.
Quello che forse non tutti sanno è che della Bimotore ne vennero costruiti due esemplari e mentre il primo è attualmente di proprietà Alfa Romeo (in parte è stato ricostruito perchè mancante di alcune componenti), il secondo invece andò in Gran Bretagna, acquistato dal pilota Austin Dobson per correre alcune gare nella stagione 1937.
Successivamente venne acquistato da Peter Aitken con l'intenzione di utilizzarla nelle gare nazionali ma solo dopo averla modificata.
E le modifiche furono davvero notevoli!
Nel 1939 venne praticamente smebrata con l'asportazione del motore posteriore, la sua trasmissione e le sospensioni posteriori.
Venne sostituita la scatola del cambio a pre-selezione ENV e montato un nuovo assale posteriore montato su molle quarto-ellittiche.
Auto decisamente diversa, tanto che le venne cambiato il nome in battezzata “Alfa-Aitken”.
Eccola:
Qui nel 1942 (come recita il file)
Qui con Tony Rolt al volante ai GP di Olanda e Gran Bretagna del 1948
Qui in Olanda dove si piazzò secondo dietro a "Bira" su Maserati
Qui al GP di Gran Bretagna dove si ritirò dopo 6 giri per un problema al motore.
(notare che la parte sospensiva posteriore è ben in evidenza per la mancanza della carenatura).
Wallington guida la Alfa-Aitken ex bimotore a Goodwood nel 1950
E qui il cerchio infine si chiude.
Dopo essere passata nelle mani di Austin Dobson, Peter Aitken e Tony Rolt, venne ritrovata in Nuova Zelanda da Tom Wheatcroft che l'ha riportata in Gran Bretagna presso il suo museo di Donnington e restaurata nella sua versione Bimotore dopo un lavoro durato una decina d'anni, grazie al fatto che aveva potuto reperire, oltre alla vettura, anche le componenti originarie.
Riporto qui sotto la traduzione della parte finale di un articolo inglese secondo il quale ci sono varie differenze tra le due Bimotori esistenti, oltre al fatto che secondo l'articolo, è l'esemplare britannico ad essere più originale.
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Ci sono altre differenze tra le due vetture rimanenti. Il Bimotore italiana e la Bimotore inglese non sono identiche per quanto riguarda la calandra e sono anche leggermente diverse nella tonalità di rosso, con la vettura italiana pitturata con un rosso più acceso "stile Marlboro" e la automobile inglese dipinto con un rosso più cupo. Il Bimotore italiano ha le ruote a filo d'argento verniciato; le ruote a raggi della Bimotore inglese sono dello stesso colore rosso come il corpo della vettura.
La Bimotore italiana ha insegne di Alfa Romeo sopra la griglia e il simbolo Ferrari sul lato della vettura; il Bimotore inglese ha simboli Ferrari sopra la griglia e sui suoi fianchi con le insegne di Alfa Romeo montato sulla griglia stessa.
L'ultima differenza infine consiste nel fatto che se la vettura "inglese" ha potuto girare a Goodwood, quella italiana non è marciante.