Jean Alesi, l'incompiuto

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da nannimeli » 11/07/2018, 12:32

US Gran Prix 1990, alla prima curva dopo il via Senna viene infilato in staccata da una Tyrrel che passa di prepotenza e va in testa guadagnando qualche metro, Senna impiega un paio di giri per riprendere la Tyrrel e tirare a sua volta una staccata in una esse e va avanti, ma nella controcurva la Turrel si buuta all'interno rubando la frenata a Senna ripassando, inizia un entusiasmante duello che dura qualche giro, il mondo si accorge che c'è un pilota capace di fare testa a testa senza timori reverenziali con Ayrton, si Chiama Jean Alesi, un francese.

In realtà il vero nome e Govanni Alesi e di francese a veramente poco se non il fatto in francia e nato, e figlio di genitori Siciliani emigrati in Francia, il padre ha una carrozzeria e si e cimentato nella gare auto e nei Rally, di Siciliano Giovanni ha l'aspetto bruno ed ha il temperamento focoso e testardo, inizia nei Kart e si mette subito in luce, passa poi alle auto e fa la trafila delle serie minori fino alla formula 3000 dove vince il titolo Europeo battendo fior di piloti.

Ha una guida istintiva, naturale, spinge sempre al massimo senza calcoli in alcuni momenti una ira di Dio. velocissimo.

Lo prende Zio Ken Tyrrel che l'ho ha seguito nella sua carriera, Tyrrel e un vecchio volpone delle corse, pilota lui stesso, rinuncia a causa della sua stazza incompatibile con le mnoposto, non ci entra e quindi pasa a fare il team manager, ha gestito piloti del calibri di Stewart e conosce la psicologia dei piloti, sa come guidarli, sa come metterli in grado di fare il massimo e sa già come gestire Giovanni diventato Jean.

Resta con Ken Tyrrel due anni con un secondo posto come miglior risultato e molti ritiri per guasti ed errori suoi, Tyrrel lo sta plasmando, in F1 non si vince al primo giro e neanche al secondo e questo e il punto debole di Giovanni, la gestione della auto su tutta la durata di un Gp.


Nel 1991 Giovanni viene sedotto dalla sirena Ferrari, come resistere? lui più italiano che Francese nella scuderia che ha fatto la storia delle corse, Giovanni non ragiona con freddezza, non e da lui, forse non e consigliato bene, ascolta solo la voce del cuore senza analizzare la situzione in Ferrari che sta vivendo una delle sue periodiche crisi e sconvolgimenti.

Gli italiani adorano Alesi ed il suo temperamento, lo adottano ascoltando la voce del cuore più di quella della ragione che porterebbe a pensare altro.

Nel 1991 la Ferrari 641 di Barnard modificata a Maranello risulta un disastro che porta al divorzio di Prost privando Alesi di un riferimento tecnico prezioso.

Nel 1992 la crisi diventa ancora più profonda per via del fallimento tecnico della nuova monoposto a forma di caccia.

Nel 1993 Barnard e di nuovo in Ferrari ma le sospensini attive ed il V12 ottimo motore ma non adatto alla f1 come i V10 limitano la competitività della Ferrari, quell'anno vado a Monza per le qualifiche con degli amici e sono alla tribunetta parabolica, fra tutti i piloti mi impressiona Giovanni, e visibilmente il più veloce in quella curva, mi entusiasma e la sera a cena ne parlo con gli amici che mi guardano stupiti: quello non combinerà mai nulla!! va forte ma non ragiona, no sa accettare i limiti della macchina e piuttosto rompe ma non gestisce nulla, resto un pò sorpreso da quello che mi dicono ma non ci faccio caso, conosco la situazione Ferrari e non e che Berger faccia tanto meglio.

Ancora due anni in Ferrari 1994/95, in totale 5 anni, non pochi, i migliori risultati? molti piazzamenti al 3 posto ed una unica vittoria che resterà la sua unica vittoria.

ripenso a quando detto dagli amici e devo ammettere che avevano ragione, cuore a parte i risultati sono deludenti da un pilota con quel potenziale.

Altri due anni in Benettono nel dopo Schumaker, una situazione senza la tranquliità di cui avrebbe bisogno, Briatore abituato a Schumaker un pilota che ragionava continuamente in corsa, non apprezza Alesi tutto istinto il quale va nel pallone ed addirittura resta fermo senza benzina per non essersi fermato a fare rifornimento in un Gp.

Finisce la carriera in Jordan senza altri risultati, in cosa ha sbagliato Alesi?

Probabilmente doveva restare con Tyrrel a fare esperienza ed apprendere prima di passare in un top team, errore andare in Ferrari in quel momento storico, tutti avevano grandi aspettative su di lui senza che ci fossero le basi tecniche ed infine Briatore che sbeffeggiava tutti i piloti che non fossero Schumaker.

Un grande talento incompiuto, una grande possibilità persa per no aver saputo usare la ragione al posto del cuore.
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da 330tr » 11/07/2018, 14:55

Credo che Jean non abbia sbagliato nulla.
Alesì ha avuto una carriera luminosa, coronata da un successo iridato.
Ha guidato per la Ferrari per ben 5 anni entusiasmando milioni di persone.
Ha corso nella massima categoria automobilistica nel periodo storico forse migliore in assoluto, confrontandosi contro cannibali e miti viventi, contro inglesi imbattibili e inglesi problematici, contro Campioni con la C maiuscola guidando le vetture tra le più belle e potenti della storia.
Poteva vincere di più? Certo, bastava scegliesse l'opzione Williams.
Ma in fondo..chissenefrega delle statistiche da nerd? Ha avuto una vita pericolosa, felice, agiatissima, riempita dall'adrenalina della velocità. Roba che noi "criticoni" possiamo a malapena sognarci.
Ps. ribadisco che il 12 cilindri per il 3500 aspirato andava benissimo, ed era ulteriormente perfettibile (come sta a dimostrare incontrovertibilmente l'Honda - vincente - del '91).
La Ferrari semplicemente aveva, fino al '94 - per ammissione di Claudio Lombardi - un motore di concezione superata, affatto competitivo e poco potente rispetto ai concorrenti. Fine.
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da 330tr » 11/07/2018, 15:20

Dice Lombardi:

“Io vorrei essere ricordato in Ferrari per il mio impegno sui motori. Il reale problema degli insuccessi Ferrari all’inizio degli anni ’90 era stato causato dall’arretratezza tecnologica nello sviluppo motoristico. La Ferrari si era chiusa in se stessa perchè si riteneva soddisfatta delle conoscenze acquisite sino a quel momento, sottovalutando l’entrata in Formula 1 di costruttori con grandi capacità – in particolare nell’ambito della ricerca – come Honda e Renault. Il motore della F92 A adottava la classica architettura dei 12 cilindri Ferrari a V, con un angolo stretto di bancata a 65°, sempre in posizione posteriore centrale longitudinale, sempre di tre litri e mezzo di cilindrata, con 5 valvole per cilindro comandate con due alberi a camme in testa per bancata e con il richiamo a molle tradizionali, quando gli avversari utilizzavano il più evoluto sistema pneumatico. Un’altra carenza derivava dalla lubrificazione con il sistema di evacuazione dell’olio dal carter che portava a perdite di potenza considerevoli.... un altro motivo per cui ho voluto lasciare la Formula 1 è stato quello dell’adozione del motore a 10 cilindri, abbandonando inspiegabilmente il classico Ferrari V12. Una decisione questa non razionale, bensì passionale. Se gli altri vincono con un motore frazionato a 10 cilindri, qual’è il motivo per cui la Ferrari doveva rinunciare allo sviluppo del 12 cilindri dove per tradizione era regina? Non c’era un motivo tecnico reale.”

https://www.formulapassion.it/manifestomotore/parliamone-con/1-la-formula-1-vista-da-claudio-lombardi-232323.html
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da nannimeli » 11/07/2018, 16:02

Caro 330, guai a toccare il V12, certo Lombardi si lamenta dell'arretratezza tecnica del motore che lui stesso aveva fatto, non lo trovi strano?.

Il problema del V12 era sempre stato non nel motore in se per se, non mi stancherò mai di ribadire quello che l'ing. Benzing mi disse, un V12 rispetto al Cosworth era più pesante, aveva un angolo delle bancate più largo rispetto ai 90 gradi del V8, una accessoristica più complessa, pompe acqua e olio più capaci, impianto di raffreddamento e sopratutto radiatori più grandi il che significa anche per i più disinformati resistenza aereo dinamica maggiore, consumo maggiore che obliga a partire con qualche kilo in più, bene se non si capisce questo non si capisce perchè il Cosworth ha dominato per un decennio e perchè il V10 per un periodo e risultato superiore.

Infine se si vuole usare la ragione al posto dell'emozione si vedrà che i mondiali della Ferrari sono stati vinti rispettivamente due con un 4 cilindri, due con un V8,DUE CON UN v6 e due o tre, non ricordo mentre scrivo con il Boxer V12, che era si un V12 ma non di architettura classica Ferrari cioè V12, questo dovrebbe convincere anche i più riottosi amanti del V12 IN f1.

Quanto a Giovanni Alesi che si può dire oltre a quello che ho scritto? un pilota che in 11 anni di corse vince un solo GP un fuoriclasse?, si degli sfigati.
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da Powerslide » 11/07/2018, 16:10

nannimeli ha scritto: aveva un angolo delle bancate più largo rispetto ai 90 gradi del V8


Non credevo :think: :think:
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da 330tr » 11/07/2018, 18:33

nannimeli ha scritto:Caro 330, guai a toccare il V12, certo Lombardi si lamenta dell'arretratezza tecnica del motore che lui stesso aveva fatto, non lo trovi strano?.


Non lo trovo strano proprio perché Lombardi arrivò dalla Lancia PER CURARE le carenze da lui evidenziate. Le carenze vennero curate, il motore arrivò a 800 e passa cavalli in prova nel '94, come dice nell'intervista.

Sempre nell'intervista dice che il motore era un 65°.

La Ferrari faceva pietà agli inizi del '90 perché si plafonò sulla vecchia tecnica costruttiva, mentre i giapponesi e francesi si scatenavano rivoluzianandone i canoni.
La Ferrari vinse con varie architetture di motore, compreso il 12 cilindri. Nei primi 50 il 12 4500 di Lampredi aveva raggiunto e superato l'8 dell'alfetta, che vinse "per inerzia", e avrebbe trionfato nel '52/53 se non si fosse passati alla F2. Per gli amanti delle statistiche "non vinse nessun campionato del mondo F1", e chissenefrega se: a) non esisteva alcun mondiale costruttori nei primi '50, quindi non c'era nulla da vincere (a rigor di statistica..via i 4 cil.! e i V8, Lancia...), e comunque Ascari, pilota della scuderia arrivò vicinissimo alla conquista del titolo conduttori; b) era un motore eccezionale, superiore alla concorrenza dei grossi aspirati, molto vicino per potenza al compresso.
Si vinse col 12 pure nei '70 col V12 piatto (non boxer!)..la cui..piattezza risultò un ulteriore aspetto positivo, ma non certo l'unico motivo per cui si vinse! Infatti il V12 piatto di 10 anni prima 1500cc era, probabilmente, "esagerato" per frazionamento e non vinse una mazza, pure se Surtees premeva per svilupparlo.
Non parliamo poi delle vittorie su vittorie in miriadi di corse con miriadi di modelli con quell'architettura.
Il V12 è sempre risultato vincente, e lo risultò fino ai '90 inoltrati coll'Honda. Se poi vogliamo fare una "controstoria" e dimostrare che gli "sgraziati" e sbilanciati V10 sono i motori migliori da sempre facciamolo, ma non corrisponde al vero.
La Ferrari era in grado di continuare a vincere coi V12 ulteriormente sviluppati e affinati, ma per ragioni "politiche", e forse parzialmente tecniche vista la riduzione di cilindrata, si optò per il 10.
Perdonami però ma credo ciecamente alle parole di un ingegnere che ne sa davvero lunga, molto più lunga di tutti noi eccetto uno (vero, Power? ;) )
Prova poi a leggere tutta l'intervista. Le sue parole sono pura chiaroveggenza.
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da nannimeli » 11/07/2018, 19:03

L'argomento in verità sarebbe Alesi ma comunque mi sebra che si voglia riscrivere la storia con le parole e non con i fatti, i fatti piaccia o no e che il V12 Ferrari non ha mai vinto il mondiale di F1 cui faccio riferimento, che a vinto l v12 piatto l'ho scritto anche io ma ho anche detto che si tratta di na architettura diversa rispetto al V12.

Tutto il resto sono congetture, poteva vincere questo o quello ma per colpa di cappuccetto rosso non e successo.
Ho scritto in altro post che il V12 e il miglior motore per auto mai costruito, la sua elasticità, la sua progressione ed il suo urlo ad alti regimi sono asolutamente unici e non e in discussione la bontà del V12 ma purtroppo ha scarsa adattabilità ad una monoposto per i motivi anzidetti, la Honda c'è riuscita la Ferrari no.

Quanto agli "squilibrati V10" chissà perchè in quel periodo per essere competitivi ne occorreva uno, chissà perchè Ferrari che il V12 l'ho aveva e andata sul V10.

PS.non ho capito il riferimento finale in relazione a quale ing.?
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da 330tr » 11/07/2018, 19:15

Poi c'è un piccolo particolare da tener conto.
Qui in Italia siamo ancora portati a credere che "a Maranello erano i migliori del mondo a far motori, quindi se la macchina perdeva era colpa dell'architettura sbagliata" (o più spesso del telaio..).
Mai a nessuno viene in mente che gli altri possano essere più bravi.
La Ford, ipercolosso automobilistico, contribuì alla nascita DEL motore tipo per la F1, il V8 Cosworth, motore davanti a cui Furia dovette togliersi il cappello e umilmente ricominciare a studiare come si fanno i motori.
Perché noi saremo bravissimi ad andare avanti e sviluppare un determinato argomento, ma all'estero si fa RICERCA ad altissimo livello.
Chi può dire che nei '90 Maranello fosse all'altezza dei colossi giapponesi come ricerca e sviluppo? Santo cielo! Un nano (aiutato da un bradipo-la Fiat) contro dei rinoceronti in corsa..e il nano spesso riusciva a uscirne a testa alta! Questa è la verità. La passione riusciva a controbattere la potenza tecnologica di gigantesche imprese ultramoderne..

Per far chiarezza sui motori vincenti della Ferrari in F1, riferiamoci al Piloti E Costruttori.
1961 - V6
1964 - V8/V12
1975/76/77/79 - V12
1982/83 - V6
2000/01/02/03/04 - V10
2007 - V8

Quindi:
2 V8, 3 V6, 4 (e mezzo..) V12, 5 V10.
Tutto questo senza tener conto di normative riguardanti cilindrate, compressori, limiti di frazionamento e quant'altro.
La classifica, quindi, è puramente "atrusa"..
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da 330tr » 11/07/2018, 19:25

nannimeli ha scritto:..il V12 Ferrari non ha mai vinto il mondiale di F1 cui faccio riferimento, che a vinto l v12 piatto l'ho scritto anche io ma ho anche detto che si tratta di na architettura diversa rispetto al V12.

Embé? Non capisco la questione. Non ti piace chiamarlo - come è chiamato da tutti in tutto il globo terracqueo a partire dall'ing. Mauro Forghieri - V12 piatto? Bene, chiamiamolo "Cicciuzzo". E' e rimane un 12 cilindri. NON è un 10, è un 12, dodici D O D I C I cilindri. Punto e a capo.
Quanto agli "squilibrati V10" chissà perchè in quel periodo per essere competitivi ne occorreva uno...

Questo è quel che pensi TU!
PS.non ho capito il riferimento finale in relazione a quale ing.?

Qui http://www.gpx.it/forum/viewtopic.php?f=2&t=5965&p=168920#p168920
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da 330tr » 11/07/2018, 19:38

nannimeli ha scritto:Quanto a Giovanni Alesi che si può dire oltre a quello che ho scritto? un pilota che in 11 anni di corse vince un solo GP un fuoriclasse?, si degli sfigati.


Da "la Settimana Enigmistica". Scopri le differenze.

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da sundance76 » 11/07/2018, 20:52

Sui motori Ferrari e su Alesi abbiamo già vari thread aperti.
"Chi cerca di conoscere il passato capirà sempre meglio degli altri il presente e il futuro, e non soltanto nel nostro piccolo mondo di effimere quanto amate frenesie corsaiole." G. C.

https://www.youtube.com/watch?v=ygd67cDAmDI
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da leon_90 » 11/07/2018, 21:20

Posso fare qualche appunto?

- Lombardi afferma che il V12 a 5 valvole per cilindro fosse comandato da alberi a camme prementi con richiamo a molla tradizionale; questo cozza con quanto riportato su testi in mio possesso che fanno riferimento al V12 a 5 valvole come avente punterie idrauliche, un sistema "cutting edge" per l'epoca;

- Il V12 ha angolo tra le bancate più ampio del V8-90 gradi? Non ho capito;

- NON ESISTE IL BOXER FERRARI MA IL 12 PIATTO :D :D :D

- Il V12 non avrà mai vinto in F1, ma ha dominato nelle GT, Sport, Sport-Prototipo e pure Cronoscalata; anche il qui denigrato V12 a 65 gradi progettato a fine anni '80/inizio '90 ricordiamoci che era alla base di quella auto bellissima e vincentissima che è la F333 SP :drool: :drool:

- Il V12 si è scontrato col Cosworth solo per 3 anni (67-69); dal '70 allo '82 fu usato il piatto, e dallo '82 il V6 turbo; quando si è tornati al V12 nello '89 (che comunque era un V12 diverso da quello precedente), il DFV non lo usava più nessuno; quindi dire che il DFV le ha suonate al V12 non si può, si sono scontrati solo per 3 stagioni e in cui 1 pilota (Amon) contro molti ha lottato molto bene, almeno nel '67 e '68; è un affermazione ingiusta e impari, visto che il successivo Piatto poi le ha anche suonate al DFV per quasi tutta la sua carriera (la Ferrari ha fatto stagioni da podio nel '70-'71, e dal '74 al '79).
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da 330tr » 11/07/2018, 22:01

leon_90 ha scritto:Posso fare qualche appunto?

- Lombardi afferma che il V12 a 5 valvole per cilindro fosse comandato da alberi a camme prementi con richiamo a molla tradizionale; questo cozza con quanto riportato su testi in mio possesso che fanno riferimento al V12 a 5 valvole come avente punterie idrauliche, un sistema "cutting edge" per l'epoca;



Ehm...cosa vuol dire? :oops:
Ho sentito spesso Lombardi affermare che avevano il richiamo a molla..penso lui li conoscesse bene!
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da leon_90 » 11/07/2018, 23:03

330tr ha scritto:
leon_90 ha scritto:Posso fare qualche appunto?

- Lombardi afferma che il V12 a 5 valvole per cilindro fosse comandato da alberi a camme prementi con richiamo a molla tradizionale; questo cozza con quanto riportato su testi in mio possesso che fanno riferimento al V12 a 5 valvole come avente punterie idrauliche, un sistema "cutting edge" per l'epoca;



Ehm...cosa vuol dire? :oops:
Ho sentito spesso Lombardi affermare che avevano il richiamo a molla..penso lui li conoscesse bene!


E infatti non me la spiego questa cosa.. Ho letto la sua intervista e dice che in un momento successivo lavorarono alle punterie pneumatiche; forse idrauliche e pneumatiche qui sono la stessa cosa, e arrivarono in un secondo momento di vita del propulsore? Se la mettiamo così tornerebbero entrambi i fatti
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da groovestar » 12/07/2018, 8:11

Che Alesì sia un incompiuto è vero.
Che non avesse le stigmate del campione del mondo è possibile.
Che fosse il re degli sfigati è una minchiata.

Bisogna mettere da una parte le statistiche e la vuota razionalità che identifica il vincente in chi accumula trofei e danaro, e dall'altra le pulsioni e le passioni, che possono appagare ben più di quanto citato in precedenza.

Jean, uomo passionario e poco riflessivo, ha scelto di pancia e col cuore.
Ha corso 5 anni in Ferrari ed ha vinto un gp, guadagnandosi imperituro rispetto del tifo ferrarista, che lo amava con i colori benetton e lo adora anche a 23 anni dal suo abbandono (o licenziamento).

Per alcuni è poco, ma per altri può valere un campionato del mondo, se il tuo sogno nella vita era vincere e correre con la vettura più amata.

Vedi Jean a seguito del figlio e vedi un uomo felice, probabilmente senza rimpianti e sorridente.
Un uomo che dalla vita ha ottenuto ciò che voleva...chiamalo sfigato!

Ha solo avuto problemi di tempismo: fosse arrivato in Ferrari nel 1990, si sarebbe tolto diverse altre soddisfazioni, mentre il Benetton pagò il progressivo smantellamento della squadra post titolo mondiale.
In tanti citano l'episodio della sosta ai box. Errore ineccepibile, ma perse davvero diverse gare a causa di problemi tecnici non a lui imputabili (aveva praticamente vinto il gp di Monaco 1996...).

Lo ricordo con davvero molto affetto. Quanti piloti vincenti (e titolati) sono ricordati allo stesso modo?
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