Max è in crisi di astinenza. Vincere a ripetizione è stato lesivo per uno col suo carattere, era dal 2020 che non riusciva a vincere tre gare e adesso sfoga la sua frustrazione. Doveva metterlo in conto, magari si era illuso di viaggiare di rimessa credendo che il duo McLaren fosse troppo acerbo per impensierirlo seppur partendo davanti a lui. I pugni al volante dopo le qualifiche erano perchè era consapevole che non avrebbe vinto la domenica.
Se è vero che rifiuta l'idea di qualcuno che lo batta, è ancor più grave il fatto che non vincere lo porta ad atteggiamenti lesivi per lui, la squadra e gli avversari. E' una situazione pericolosa dove qualcuno rischia di farsi molto male.
A proposito della Mercedes i soliti parolai italici avevano dipinto come un incapace Toto Wolff visto l'andamento della squadra a inizio stagione e puntandogli il dito contro per aver fatto partire Hamilton e diversi tecnici verso altre destinazioni, insomma era il responsabile dello scatafascio generale fregandosene bellamente di essere stato l'artefice di un dominio quasi biblico in formula 1 lasciando praticamente briciole agli avversari per quasi 8 anni. Davvero un incompetente questo Wolff..
Ma nonostante ciò le grandi organizzazioni si riconoscono quando sanno invertire la rotta, cosa in cui il manager austrico sta rapidamente rientrando in carreggiata. Ne stanno beneficiando tutti, Hamilton in primis, la cui stagione prima di Silverstone stava rimarcando quella di Vettel durante il suo ultimo anno in Red Bull, reduce da un ciclo abbondantemente finito, le PU Renault che si non si avviavano e si spegnevano più velocemente di un fiammifero e della scelta di Horner di puntare su un arrembante Ricciardo. Hamilton sembrava avviarsi quasi sullo stesso sentiero concludendo in maniera ingloriosa uno dei sodalizi più vincenti di questo sport e sarebbe stato un peccato chiudere così con il team capace di fargli infrangere ogni record.
Ma che volete farci, da queste parti si valuta e si soppesano risultati e errori e poi si sparano sentenze che hanno la pretesa di essere inappellabili perchè pronunciate dai grandi ex addetti ai lavori, gente che non ha più messo piede in un paddock da almeno vent'anni e che vogliono farti la lezioncina e spiegarti come funzionano certe cose. Sono quelli che perdono un mondiale e poi fanno le pulci a chi ne ha vinti 15 e sono convinto che solo in Italia esistono questi atteggiamenti, praticamente una specie di analfabetismo delle cose che guardano, si fermano alle mere apparenze e ovviamente salgono su alcuni carri e bastonano chi è in difficoltà. Troppo comodo.
Ma al di là di questo credo che la Formula 1 stia attraversando un periodo di grande competitività, Con Piastri sono ben 13 i piloti presenti in griglia capaci di aver vinto almeno una gara in carriera, quindi siamo di fronte a una generazione di piloti di altissimo livello. Certo qualcuno stà ancora lì dai tempi delle guerre puniche e i suoi successi si perdono nella memoria, ma se questo sport fosse stato meno crudele per arrivare alla vetta avremmo visto lotte e incertezza fino all'ultimo giro di ogni gara. Sarebbe stata la Formula 1 che tutti dovrebbero vedere.
E a proposito di cose che vorremmo fare a meno di vedere è il costante declino di Alonso per la terza volta di fila superato da Stroll. Mi pare evidente che lo spagnolo si sia giù stufato della Aston Martin, ma perchè insistere ancora? Ormai sta passando la metà della sua carriera nella vana speranza di tornare alla vittoria, su quasi 400 gp la sua ultima vittoria risale alla sua gara numero 201. La storia non sarà molto tenera con lui mettendo in risalto questo aspetto prima ancora dei suoi titoli vinti e delle belle prestazioni andate in porto grazie al suo talento. Vuole essere ricordato per quello che è stato o per uno che ha cercato di riciclarsi in ogni modo alla ricerca di un'altra vittoria che non è mai arrivata?