da groovestar » 22/07/2024, 9:59
In Italia il livello di analisi giornalistica sulla Formula 1 è davvero molto bassa, ed è un vero peccato, tenuto conto che fino a non troppo tempo fa, i giornali italiani quali Autosprint erano ritenuti come un vero e proprio punto di riferimento.
Il giornalismo, spesso, ha abdicato alla informazione ed alla critica ragionata per adagiarsi alle dinamiche social e spettacolarizzate. Cosa comprensibile vista la enorme crisi della carta stampata, ma non completamente giustificata, tenuto conto che in Inghilterra, e talvolta in Germania, sono ancora capaci di tirare fuori analisi e scoop che una volta erano appannaggio dei nostri esperti.
Spesso, nel valutare la stagione in corso di svolgimento, ci si sofferma sulle prestazioni e le sensazioni del momento, mentre passano in secondo piano le parole dei protagonisti.
Questo o quel team vengono definiti in crisi per un calo prestazionale spesso dovuto a necessità di comprendere lo sviluppo o, come nel caso del 2022 (ma anche di questo 2024) di scelte regolamentari avvenute in corso d'opera. Spesso ci si concentra sulle azioni di disturbo per rendere questo o quell'elemento tecnico fuori legge, dimenticandoci che il punto focale è altro.
La McLaren ha iniziato, come nelle ultime 3 stagioni, molto indietro, ma il loro recupero è stato inesorabile, complice una completa ristrutturazione dell'apparato tecnologico e scelte tecniche frutto di evoluzione costante. Hanno dei limiti a livello strategico e di piloti, ma ci sta: sono in fase di ricostruzione dopo un decennio di schiaffi e pessime esperienze con campioni consumati (o presunti tali), quindi molto meglio un pilota che spreca, ma ha margini di miglioramento e sa che deve i propri risultati al lavoro di squadra, che una prima donna che manda a monte partneship tecniche perchè ha fame di vittoria nell'attuale. Norris forse non ha ancora la stoffa del vincente, così come Piastri è tutto da fare, ma si sa che vincere insieme e da squadra, aiuta a vincere ed a diventare forti.
La Mercedes ha preso schiaffi per quasi 3 anni, a livello politico e di prestazioni. Wolff ed Hamilton erano ritenuti finiti, Russell un campione fatto in casa ed il comparto tecnico era ritenuto inadatto, o la dimostrazione che valeva poco, una volta eliminato il vantaggio della P.U.
Così non era e l'unità e la sinergia hanno dato, per loro finalmente, una svolta alla loro storia sportiva, con due vittorie consecutive e prestazioni finalmente solide.
Sono circolate voci di discordia, di un Hamilton che non accettava il suo declino e di boicottaggio, ma una volta lavati in casa i panni sporchi, hanno risposto in pista, alla faccia di chi li dava per vecchi e morenti.
Per Ferrari il discorso è diverso...
Partono bene, ma costantemente perdono la bussola. Tuttavia il trend è in miglioramento rispetto a fine 2022 e tutto il 2023. Sono lì, ma la competizione è serrata e paiono indietro sia di uomini che di tecnologia. Ci sono dei correttivi in atto? Vasseur dice di si. I piloti sono fiduciosi e, checchè se ne commenti, stupidi non sono. Leclerc è frustrato, ma anche lui, quando non capitano sciagure, dimostra di essere animale da gara. Sainz fa il suo, senza polemiche e da grandissimo professionista (se non avesse attorno stampa agitata, forse anche il suo lavoro sarebbe migliore).
Per loro troppe rivoluzioni e poca stabilità. E si paga alla fine...
Infine Redbull ha sfruttato fino in fondo il proprio enorme vantaggio.
Tuttavia, problematiche interne e limiti alla possibilità di sviluppo e budget cup hanno portato ad una situazione di stallo, complice l'addio del miglior coordinatore e sviluppatore di idee in circolazione. Quando il tempo è poco, i soldi devono essere contati e bisogna rodare una nuova struttura tecnica, sono guai che possono capitare. Anzi, da regolamento è proprio quello che doveva accadere: chi parte avvantaggiato deve perdere il vantaggio ad appannaggio di chi insegue, che ha più soldi ed ore per raggiungerlo. Ed a piloti, ovviamente, Verstappen - che forse ha spremuto la P.U. più di altri e sa che la situazione tecnica può metterlo in difficoltà per il titolo - inizia ad essere nervoso, anche per scelte strategiche non condivise. In una annata piena di veleni, penso che sia comprensibile. Perez infine...viene demolito e non ha il minimo supporto della sua squadra. Nonostante il rinnovo, è sempre dato per partente e lavorare bene, in un momento di difficoltà tecnica e senza fiducia, è impossibile. Bottas, per dire, ha sempre avuto appoggio incondizionato.
Queste, a mio avviso, sono le cose che dovrebbero essere dette e valutate in un mondo complesso, fatto di troppe gare e poche possibilità di testare il lavoro fatto in fabbrica.